La nostra è un’azienda di cinque ettari che abbraccia i due comuni limitrofi di Bellegra e Olevano Romano. È nata nel 2010 dal desiderio di conservare a Bellegra una terra che era stata prima dei nonni e poi dei genitori di Piero, di salvaguardarne la sua straordinaria biodiversità vegetale e animale. E dal sogno, inoltre, di produrre, nella campagna di Olevano Romano, il Cesanese, il vino rosso autoctono più rappresentativo del Lazio. Seguiamo i metodi dell’agricoltura biodinamica, con le nostre idee – risultato di studio e confronti. Non utilizziamo, dunque, sostanze chimiche di sintesi e lavoriamo alla conservazione e all’incremento della fertilità del suolo, tramite i sovesci e i preparati biodinamici, con lo scopo di lasciare esprimere le piante nella loro peculiarità e nella convinzione di poter ottenere, così, vini non soltanto radicati nel loro territorio ma anche godibili, digeribili e buoni.
A Olevano Romano, esattamente nella zona di Colle Pazzo, 300 mt sul livello del mare, abbiamo realizzato due vigneti della varietà chiamata Cesanese di Affile o Cesanese piccolo. All’interno di ogni singolo vigneto esistono due tipologie di terreno, uno di natura vulcanica rossastro, l’altro invece composto da arenarie emerse nel Cretaceo. Raccogliamo le uve per zone e al termine di ogni affinamento otteniamo tre diversi tipi di Cesanese, due che sono il risultato della distinzione delle uve prodotte nelle rispettive tipologie differenti di terreno e uno che rappresenta al contrario il frutto dell’unione delle uve prodotte sui due tipi di terreno.
Nella parte di terreno più vicina a un torrente del fiume Aniene, stiamo realizzando un vigneto di carattere sperimentale di uve bianche, alcune delle quali hanno avuto nel Lazio una storia particolare come il Semillon, altre che costituiranno delle novità, come il Riesling renano e lo Chenin Blanc che incontreranno un’uva bianca tipica del Lazio, la Malvasia Puntinata. A Bellegra, infine, a una quota di 700 mt, proprio dove viviamo e abbiamo una parte della nostra cantina, stiamo recuperando un’antica varietà di uve della zona, e ancora presente nelle nostre terrazze in pochi esemplari, chiamata Rosciola, da poco iscritta nei registri dei vitigni del Lazio. L’azienda è certificata dall’Ente Biologico Suolo e Salute del Lazio. Apparteniamo all’Associazione VinNatur del Veneto.
Se in vigna con la pratica biodinamica, cerchiamo di valorizzare il ruolo imprescindibile del suolo allo scopo di ottenere uve diverse capaci di esprimere i differenti tipi di terreno, in cantina lavoriamo per dar voce a una semplice equazione: vigna-parcella-vino.
Per far questo, pensiamo che si debbano usare i lieviti autoctoni, portati in cantina con le uve, e non i lieviti selezionati, dunque, vinifichiamo e affiniamo senza l’utilizzo di sostanze aggiunte, con l’unica eccezione di modeste quantità di solfiti.
Dopo una pigiatura soffice, la fermentazione e la macerazione avvengono, in vasche di cemento, in circa due – tre settimane, senza controllo della temperatura e con rimontaggi giornalieri. Successivamente, in base a una valutazione dell’annata, gli affinamenti avvengono in cemento, in acciaio oppure in legni grandi e piccoli di rovere e di castagno. Nascono così i nostri Cesanese.