Vignaiolo del Lazio assai reputato, Mario Macciocca lavora con metodi strettamente naturali una superficie di 4 ettari, di cui 3 a Cesanese e quota restante vitata a Passerina. Vigne collocate sulle pendici dei monti Scalambra, Pila Rocca e Carmine, lungo la catena dei Simbruini, su colline che si definiscono in un ambiente particolarmente favorevole alla viticoltura del Cesanese, protette dai venti più freddi e con esposizioni sud ed ovest, a beneficiare di un clima mediamente temperato.
Parte dei ceppi risalente addirittura al 1945, che si sviluppano su terreni geologicamente riconducibili al Cretaceo e costituiti in prevalenza da calcari marnosi, arenarie, con una minore percentuale di argille. Caratteristiche che si differenziano rispetto alle colline adiacenti, i cui terreni derivano invece da arenarie del Miocene con tanto di componenti vulcaniche. Quattro ettari resi in sette etichette e un vino sfuso serissimo, tutti da ricercare.