Le origini della famiglia Bindi Sergardi risalgono al 1349.
Le origini della famiglia Bindi Sergardi risalgono al 1349. Nobili valorosi, grandi agricoltori, capitani e vescovi, da 23 generazioni la famiglia produce vino.
La ricchezza e la personalità di Niccoluccio Bindi consentirono al di lui figlio Marco, di organizzare un esercito che combatté vittoriosamente a Lucignano contro gli aretini. Il valore e le abilità di Marco che dimostrò sul campo di battaglia gli permisero di essere eletto al Governo della Repubblica di Siena.
Siamo negli ultimi anni del XIV secolo e la famiglia decise di trasferirsi a Siena dal proprio feudo di Rapolano. Ebbero successo i Bindi: Giovanni nel 1430 è chiamato a formare il nuovo governo della Signoria ed acquisisce così il notabilato.
Il capitano Gerolamo impalmò, verso la metà del 1500, Calidonia Sergardi. Non ebbero figli e decisero di adottare il figlio di un fratello di Calidonia, Ottavio.
Nasce qui il cognome Bindi Sergardi.
Nel corso dei secoli, i membri della famiglia Bindi Sergardi hanno sempre continuato ad investire e dedicare le loro energie alla produzione del vino e alla coltivazione dei vigneti. Nicolò, appartenente alla 22esima generazione della famiglia e nipote di Elisabetta Bindi Sergardi, ha enfatizzato e creduto fortemente nella ricerca scientifica di nuovi cloni di viti, nell’identificazione di terreni per ampliare e migliorare il patrimonio storico della famiglia. Alessandra, figlia di Nicolò, dirige attualmente le tenute della famiglia. Grazie alla sua tenacia ed alle sue scelte coraggiose, l'azienda ha sperimentato un nuovo concetto di cantina, applicando la scienza e la ricerca al servizio della qualità. L'audacia, l'integrità e l'autenticità guidano la produzione di alta qualità e sono il credo che Alessandra trasmette all'azienda.